Registrate in Italia 12 NUOVE VARIETÀ di viti resistenti (PIWI)
Salgono così a 32 i vitigni nati da incrocio di varietà diverse di vitis e resistenti alle malattie fungine, presenti nel Registro Italiano delle varietà di vite.
1) Termantis ‘F22P09’* (N) – 2) Nermantis ‘F22P1o‘* (N) – 3) Charvir ‘F23P65‘* (B) – 4) Valnosia ‘F26P92‘* (B) – 5) Pinot Regina (N) – 6) Cabernet Blanc (B) – 7) Cabertin (N) – 8) Pinotin (N) – 9) Pinot Iskra (B) – 10) Kersus (B) – 11) Pinot Kors (N) – 12) Volturnis (N)
*Varietà registrata a luglio 2020 con il codice riportato, successivamente modificato nel nome a Ottobre 2020 diventato definitivo. N: bacca nera – B: bacca bianca
Le prime quattro sono completamente italiane e arrivano dalla Fondazione Edmund Mach (FEM), di San Michele all’Adige (TN), inizialmente registrate con un codice identificativo hanno ricevuto successivamente il nome definitivo.
(nda. post corretto ad ottobre 2020):
Termantis (ex F22P09), Nermantis (ex F22P10), Charvir (exF23P65) e Valnosia (ex F26P92). Questi incroci sono il frutto di oltre 12 anni di ricerca che ha visto impegnata la FEM, capitanata dal Prof. Marco Stefanini come coordinatore e il team di ricercatori composto da Giulia Betta, Marco Calovi, Andrea Campestrin, Cristian Chiettini, Silvano Clementi, Monica Dalla Serra, Cinzia Dorigatti, Daniela Nicolini, Tiziano Tomasi, Silvia Vezzulli, Monica Visentin, Alessandra Zatelli, Luca Zulini. A questi vanno aggiunti altri ricercatori FEM che si sono prestati per specifiche parti necessarie all’iscrizione.
Attraverso la collaborazione con CIVIT, Consorzio Innovazione Vite, che ne gestirà il brevetto, le nuove varietà sono pronte per essere coltivate, non solo in Trentino ma in tutta Italia, dopo il necessario periodo di osservazione nelle diverse regioni.
Termantis (F22P09) e Nermantis (F22P10)
Termantis (F22P09) e Nermantis (F22P10) sono a bacca rossa, incroci tra Teroldego e Merzling. Presentano caratteristiche di buona tolleranza nei confronti dei funghi peronospora e oidio, ma presentano anche un buon contenuto in antociani, con livelli di diglucosidi inferiore ai limiti legali ammessi nei vini, e polifenoli totali ed un ottimo rapporto zuccheri-acidi. Dalle loro uve si ottengono vini con buona corposità e consistenza e con un buon contenuto in tannini e aromi a gradevole nota floreale-fruttata.
Charvir (F23P65)
Lo Charvir (F23P65) è una varietà a bacca bianca selezionata per le sue caratteristiche di acidità e pH adatte alla produzione di basi e vini spumanti, è un incrocio tra Merzling e FR 945-60.
Valnosia (F26P92)
La Valnosia (F26P92) è un incrocio tra Nosiola e Bianca. Entrambe le varietà a bacca bianca si caratterizzano per il diverso e complesso contenuto aromatico. Si ottengono vini freschi leggermente aromatici che ricordano le erbe aromatiche con note di frutta secca, di medio corpo e buona sapidità.
La quinta varietà iscritta al Registro nazionale e proposta da CIVIT, ha origini Ungheresi ed è stata creata nel 2004 da Kozma, Pal jr., è il Pinot Regina.
Pinot Regina
Il Pinot Regina è un incrocio tra Pinot noir e Kozma 99-1-48. Le caratteristiche olfattive sono simili al Pinot nero ed è indicato sia per la spumantizzazione che per la vinificazione in rosso.
3 altre nuove varietà resistenti arrivano da Vitis Rauscedo e Rebschule Freytag. Sono una a bacca bianca, il Cabernet Blanc, e due a bacca rossa, Pinotin e Cabertin.
Si tratta di incroci già diffusi in altre paesi la cui genealogia non è chiarissima, ma che farebbero capo a Cabernet Sauvignon e Regent. Sono state create in Germania nel 1991 dal breeder privato Valentin Blattner. In Italia arrivano grazie al progetto “Vitis Piwi” di Vitis Rauscedo, finalizzato alla propagazione e distribuzione in Italia di barbatelle certificate delle varietà PIWI nell’ambito del partenariato con l’Istituto Statale di Viticoltura di Friburgo (WBI-FR) e con il vivaio Rebschule Freytag. Vitis Rauscedo ha già avviato l’iter di classificazione regionale in Friuli. Venezia Giulia, Veneto e Lombardia. Vitis Rauscedo ha sede a San Giorgio della Richinvelda (PN).
Cabernet Blanc
I vini ottenuti dal Cabernet Blanc, a seconda dello stile di vinificazione e della maturità delle uve, possono avvicinarsi allo stile dei Sauvignon Blanc neozelandesi fino a ricordare frutti esotici. Vini complessi con un’acidità matura e con un potenziale promettente all’invecchiamento vengono spesso vinificati con il metodo del “fumé blanc”.
Cabertin
I vini prodotti dalle uve di Cabertin hanno molte delle qualità del loro genitore genetico Cabernet Sauvignon. Ricorda il ribes nero, il pepe rosso e nero, il caffè e il tabacco speziato oltre ad avere una buona struttura tannica. Le vendemmie che permettono una lunga maturazione, donano dei tannini morbidi e avvolgenti. Nelle stagioni in cui la maturazione non è completa i tannini possono essere astringenti e scomposti. Un prolungato invecchiamento nelle botti è molto favorevole per la longevità di questi vini.
Pinotin
Il colore del vino ottenuto da uve di Pinotin è di un color rosso rubino e l’aroma ricorda ciliegie con una bassa acidità e una tannicità ridotta. Ciò rende questo vino rosso e fruttato di facile beva.
Dall’Università degli Studi di Udine e Istituto di Genomica Applicata IGA, insieme ai Vivai Cooperativi Rauscedo VCR, arrivano quattro incroci, due a bacca bianca, Pinot Iskra e Kersus, e due a bacca nera, Pinot Kors e Volturnis.
Le varietà presentano un’ottima resistenza alle malattie, buona produttività e vigore, ed un potenziale enologico pari se non superiore ai genitori di V. vinifera. Questi vitigni, attualmente al quarto anno di sperimentazione agronomica ed enologica presso il centro sperimentale VCR, sono stati messi a dimora anche in diversi appezzamenti test in diverse regioni italiane ed estere. Questi nuovi incroci, alle prime degustazioni ufficiali sono stati particolarmente apprezzati sia dai viticoltori che dagli enologi e consumatori in generale.
Pinot Iskra
Il Pinot Iskra è un genotipo a bacca bianca, ottenuto dall’incrocio del Pinot Bianco con il donatore di resistenza SK-00-1/7. Vitigno di buona vigoria con portamento della vegetazione semieretto. Grappolo medio o medio-piccolo (168 g*), cilindrico, mediamente compatto con una-due ali piccole. Acino medio-piccolo, di forma sferoidale. La buccia è mediamente spessa con pruina debole, di colore verde-dorato. La polpa è molle, di sapore neutro. Epoca di maturazione mediamente precoce (29 di Agosto*). Produzione media (3.1 kg per pianta*). Si adatta alle diverse forme di allevamento e potatura preferendo comunque i sistemi tipo Guyot. Ottima resistenza alla peronospora (Rpv 1, Rpv 12) e all’oidio (Run 1, Ren 3). Buona resistenza alle minime invernali fino a -20°C. A livello sensoriale il vino di UD-109,033 assomiglia molto al parentale Pinot bianco. Il quadro aromatico presenta una buona intensità degli aromi fruttati fermentativi, floreali e agrumati. Il vino ha notevole freschezza e persistenza. Si presta per la produzione di buone basi spumante o per vini profumati da consumarsi giovani o con brevi periodi di affinamento.
Kersus
Il Kersus, risultante dall’incrocio del Pinot bianco con SK-00-1/7, è un vitigno di elevata vigoria con portamento della vegetazione semi-eretto. Grappolo di dimensioni medio-grandi (263 g*), cilindrico, compatto con una o senza ali. Acino medio-piccolo, di forma. sferoidale. La buccia è mediamente spessa con pruina media, di colore verde-dorato. La polpa è molle, di sapore neutro. Epoca di maturazione e mediamente precoce (8 di Settembre*). Produzione e elevata (4.5 kg per pianta*). Si adatta alle diverse forme di allevamento e potatura preferendo comunque i sistemi tipo Guyot. Ottima resistenza alla peronospora (Rpv 12) e buona resistenza all’oidio (Rpv 3). Buona resistenza alle minime invernali fino a -20°C. A livello sensoriale il vino di UD-109,052 assomiglia allo Chardonnay con qualche nota di Pinot grigio. Il quadro aromatico presenta una elevata intensità di profumi floreali ed agrumati che sfociano nella frutta esotica. Si ottengono vini strutturati caratterizzati da intensi sentori fruttati dotati di notevole freschezza. Si presta alla produzione di vini da consumarsi giovani o con brevi periodi di affinamento.
Pinot Kors
Il Pinot Kors deriva dall’ incrocio del Pinot nero con il 99-1-48. Vitigno di elevata vigoria con portamento della vegetazione orizzontale. Necessita di interventi di potatura verde per alleggerire la massa vegetativa. Grappolo di dimensioni medie o mediogrande (275 g*), conico, mediamente spargolo con 3-4 ali. Acino medio-piccolo, di forma sferoidale. La buccia è mediamente sottile con pruina media, di colore blu nero. La polpa è molle, di sapore neutro. Epoca di maturazione e media (15 di Settembre*). Produzione e medioelevata (3.6 kg per pianta*). Si adatta alle diverse forme di allevamento e potatura preferendo comunque i sistemi tipo Guyot. Ottima resistenza alla peronospora (Rpv 1, Rpv 12) e all’oidio (Run 1). Il profilo sensoriale di UD-156,537 è simile al parentale Pinot nero. Il quadro aromatico si apre con delicati sentori floreali che richiamano la rosa, per proseguire con intense note di frutti rossi e spezie. Più che ottimo il quadro polifenolico in qualità, intensità e ampiezza, elevato il contenuto antocianico. Queste caratteristiche lo predispongono alla produzione di vini da medio-lungo affinamento.
Volturnis
Il. Volturnis è stato ottenuto incrociando il Pinot nero con il donatore di resistenza 99-1-48. Vitigno di elevata vigoria con portamento della vegetazione semieretto. Grappolo di dimensioni medie o medio-grande (263 g*), conico, compatto con 3-4 ali. Acino medio-piccolo, di forma sferoidale. La buccia è mediamente spessa con pruina abbondante, di colore blu nero. La polpa è molle, di sapore neutro. Epoca di maturazione e media (13 di Settembre*). Produzione medio-elevata (3.6 kg per pianta*). Si adatta alle diverse forme di allevamento e potatura preferendo comunque i sistemi tipo Guyot. Ottima resistenza alla peronospora (Rpv 12) e sensibile all’oidio in quanto non presenta i relativi geni di resistenza. Resistenza alle minime invernali fino a -20°C. Il profilo sensoriale di UD-156,312 è simile al parentale di Pinot nero. Il quadro aromatico presenta una buona intensità di frutti rossi e fruttato maturo, che richiama le ciliegie nere e la fragola di bosco, percepibili anche nel retrogusto. Più che ottimo il quadro polifenolico in qualità, intensità e ampiezza, elevato il contenuto antocianico. Queste caratteristiche lo predispongono alla produzione di vini da medio-lungo affinamento.
*Media di 3 anni (2016-2018); Località Centro Sperimentale VCR, Guyot, 2.8 x 1
Schede Cultivar
Comunicati
Fonti
Fondazione Edmund Mach FEM
Vitis Rauscedo
VCR Vivai Cooperativi Rauscedo
Molto interessante
Peccato che in Piemonte non si possano impiantare
Dal 13 luglio 2022 si possono coltivare in Piemonte 4 varietà PIWI: FLEURTAIL B. – SORELI B. – SAUVIGNON RYTOS B. – CABERNET VOLOS N.
Speriamo che siano inserite anche altre varietà in tempi brevi ma serve un impegno comune dei viticoltori nel farne richiesta
salve ho letto il testo sui vitigni resistenti
vorrei sapere gentilmente se esistono anche vitigni incrociati con malvasia ed altri vitigni che crescono sul basso tirreno calabrese dove io vivo. avrei intenzioni creare un piccolo vigneto ad uso esclusivamente famigliare , grazie
Buongiorno, non sono a conoscenza di incroci resistenti con varietà tipiche calabresi ma potrebbe essere che siano in fase di incrocio/sperimentazione. Cercherò di saperne di più e possibilmente di darle una risposta più accurata. Potrebbe altresì valutare Iasma Eco 3 e Iasma Eco 4 di Fondazione Mach, sono incroci di Moscato Ottonel X Malvasia di Candia. Qui trova alcune info: https://www.vivaistitrentini.it/cloni/iasma-eco-3/