Magy 19, Hermau
Con cosa iniziare gli assaggi del weekend? Nel dubbio, vado sul sicuro. Una bollicina. Quella di Hermau, cantina lombarda della Valchiavenna. È un Metodo Classico non sboccato. Si presenta con un inusuale tappo a corona che sembra suggerire un consumo facile e amichevole.
Il colore è giallo tenue, leggermente torbido per i residui dei lieviti in sospensione. Le tipiche catenelle di bollicine non sono tantissime ma in compenso sono molto piccole e persistenti. Nel Magy annunciano quella finezza che percepisco nei profumi composti che arrivano al naso. Ricordano i lieviti e l’agrumato di pompelmo e mandarino, trasmette naturalità.
All’assaggio è minerale con una bella vena sapida. Gli aromi d’agrume si arricchiscono di un frutto più maturo, tropicale. Arriva infine anche una nota di mandorla. È uno spumante che nelle sue sfaccettature si dimostra molto piacevole e ideale ad accompagnare l’aperitivo. Verticale e abbastanza lungo nella persistenza, nasconde un 13% di volume alcolico. Le uve del Magy sono di Souvignier Gris, una varietà resistente alle malattie fungine che consente di azzerare, o quasi, i trattamenti in vigna. Ne consegue uno spumante franco negli aromi e sano. Le uve sono dell’annata 2019, da agricoltura certificata Biologica. Ora il dubbio è diventato se riporlo in frigorifero oppure no. Si continua. L’indicazione “a tutto pasto ” acquista veridicità con l’abbinamento ad un riso bianco con fontina e l’orata al forno di secondo. That’s good!
Hermau di Maurizio Herman, Via E. Vanoni 256, loc. Pianazzola, Chiavenna (SO) – sito web