Bronner 2019, Giol
In questa degustazione assaggio un vino realizzato da un’Azienda Agricola storica, nonché primo produttore ad aver impiantato varietà resistenti nella regione Veneto.
Giol è dal 1427 una realtà vinicola a S. Polo di Piave (TV) che dal 1987 opera in Biologico. Tra i vari vini prodotti, con varietà internazionali e nazionali, c’è anche un Bronner (varietà resistente alle malattie).
Quello che assaggio è dell’annata 2019. Nel calice si mostra con colore paglierino tenue e profumi eleganti. Raccontano di fiori bianchi come glicine e bosso, miele e frutta tropicale.
L’assaggio mantiene quella eleganza olfattiva anche nel retronasale. Si espande su aromi balsamici di erbe di montagna. La piacevole freschezza si allunga nel palato lasciando un sapore a metà strada tra il fruttato e il vegetale. Ha un corpo snello ed equilibrato con il 12,5% di volume alcolico. La persistenza è lunga e sempre elegante.
Cercando un confronto con altri vini ottenuti da uve Bronner in purezza si riscontrano diversità di corporatura che in questo caso danno risalto alla finezza e alla pulizia. I suoli di origine alluvionale e ghiaiosi, contribuiscono a questa caratteristica di finezza. Due aspetti che mi piacciono molto sono: la qualità degli aromi che restano a lungo sulla lingua e il retrogusto che ricorda il fieno e la campagna.
La “purezza senza compromessi” annunciata sulla fascetta si traduce in un vino che esprime naturalità e che si può mettere in tavola senza riserve, anche con ospiti vegani. La freschezza e la facilità di beva ne fanno un ottimo compagno per l’aperitivo o, volendo essere più esotici, per un Poke hawaiano.
Azienda Agricola Giol, Viale della Repubblica 1/6, San Polo di Piave (TV) – Sito web