Swing 2019, Zollweghof
Lo Swing mi attira con la sua colorazione intensa rosso vermiglio. Mi ricorda l’infanzia e i dolci ghiaccioli all’amarena. Appena l’ho versato nel calice si è scatenata una reazione a catena di bollicine, sono molto più che numerose e persistenti. Danzano lo swing e distribuiscono fragoline e lamponi ai nasi che si avvicinano.
L’assaggio mantiene lo swing carbonico e le note di piccoli frutti rossi, aggiungendoci l’amarena e note dolci di meringa. L’estate e il sole altoatesino inondano la terrazza e con la musica di Pink Martini mi sento in vacanza.
Nello Swing la spumantizzazione è Metodo Martinotti e il dosaggio extra dry. Il residuo zuccherino non disturba, nemmeno me che sono un fan del “dosaggio zero”. Acidità e anidride carbonica persistente lo mantengono tonico ed equilibrato, assai gradevole al palato.
Come spumante riesce a soddisfare tutte le aspettative, il finale lascia sentori eleganti di piccoli frutti rossi e la bocca fresca. Impossibile non riportare il calice alla bocca. Unico aspetto discutibile forse è l’etichetta, meriterebbe un vestito più elegante a mio avviso.
Il servizio di questo bel succo di vino rifermentato e gasato va fatto a bassa temperatura, sugli 8°, per esaltarne le fragranze ed allietare un aperitivo gioioso.
Zollweghof si trova in Alto Adige nel paese di Lana, all’inizio della Val d’Ultimo. A condurre il maso, in regime biologico e biodinamico è la famiglia di Franz Pfeifhofer. L’uvaggio non è specificato ma si tratta di una cuvée di varietà resistenti (Piwi) a bacca rossa.
Swing è da maneggiare con cura, il rischio è di attaccarsi alla bottiglia!
Zollweghof, Franz Pfeifhofer, Via Braunsberg 15, Lana (BZ) – info@zollweghof.it