Zero Infinito Cremisi 2020, Pojer & Sandri
La festa della Repubblica meritava un vino d’eccezione. Il Cremisi di Pojer e Sandri è perfetto per ricordare il rosso della nostra cara bandiera.
Cremisi è un vino frizzante “col fondo”, o come fa figo dire “pet-nat” (dal francese pettilant naturelle, ovvero frizzante naturale), rifermentato in bottiglia, metodo Ancestrale.
Fa parte del progetto Zero Infinito che include lo Zero Infinito (bianco), lo Zero Infinito Perpetuo, una grappa e un aceto. Tutti ottenuti da varietà resistenti.
Il Cremisi è uno degli ultimi vini nati da questa rinomata cantina del Trentino, prodotto dal 2019 ha riscosso da subito un grande successo. Avevo perso la precedente annata ma questa sono riuscito ad averla e con piacere vi racconto la mia degustazione.
Le uve provengono dal vigneto Maso Rella, situato a Grumes in Alta Val di Cembra a circa 900m/slm. I terreni sono di origine vulcanica e composti da porfido bruno scuro. Dopo la vendemmia le uve sono lavorate con un processo unico, studiato e brevettato dalla Pojer e Sandri. Prima vengono lavate per togliere ogni impurità, poi pressate in atmosfera controllata senz’aria, senza solfiti aggiunti e fermentate con lieviti indigeni selezionati in cantina.
Arriva poi in bottiglia dove rifermenta senza sboccatura presentandosi attraverso il vetro trasparente con un colore davvero bello e invitante, cremisi.
Si presta all’assaggio in un duplice modo, limpido oppure con i lieviti presenti in bottiglia rimessi in sospensione. Attraverso il decanter presente nel kit “Zero Infinito” ho versato una parte del vino “pulito” e il restante nella bottiglia l’ho mischiato (avevo precedentemente lasciato in frigorifero la bottiglia in verticale in modo che scendessero sul fondo i residui).
Alla vista è evidente la differenza di colore, cremisi/rubino, luminoso e limpido il primo mentre il “mosso” ha un colore più scuro che tende al prugna/amaranto.
All’olfatto, il “limpido” offre profumi fantastici di fragoline, lamponi, rosa ed erbe di montagna. Risulta pulito ed invitante. Il “mosso” lo trovo meno elegante, con sentori più rustici.
L’assaggio è una sferzata fresca al palato e un’esplosione di piccoli frutti che si gustano come se si stessero sciogliendo in bocca. La trama minerale e la frizzantezza lavorano insieme per offrire un sorso di puro piacere.
L’assaggio della versione con lieviti in sospensione è più sferico, aggiunge note di lieviti e qualcosa di amarotico.
Decantato risulta più fine, elegante e teso, decisamente la versione che preferisco. Lascerò depositare i lieviti del resto della bottiglia e con i residui andrò ad arricchire un bel risotto da abbinare.
Più lo assaggio e più mi conquista. È un rosato da festa estiva, con il 12% di volume alcool. Si lascia bere con grande facilità ed è impossibile non innamorarsi del suo cuore di piccoli frutti rossi.
Ne vorrei una cassa, surclassa tanti altri rosati per piacevolezza.
Azienda Agricola & Distilleria Pojer e Sandri, Loc. Molini 4, Faedo (TN) – Sito web
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