Solaris 2020, Blumenfeld
Recentemente ho scoperto sul web questo Solaris ma non riuscivo a trovare nessuna informazione sulla provenienza. Mi è parso strano in quanto si trova in diverse piattaforme di vendita online. Non si vede nemmeno la retro etichetta di questo vino sui siti che lo vendono.
Non apprezzo che sia commercializzato un vino senza dare la possibilità di sapere qualcosa in più sulla produzione, i vigneti ecc. Tra l’altro, con il marchio Blumenfeld risultano diversi vini, grappe e gin.
Malgrado questo ho voluto acquistarlo e mi sono incaponito sul cercare qualche info in più. La legge prevede che sulla bottiglia vi siano i dati sulla produzione e quindi, una volta ricevuto il vino, mi è bastato guardare il retro etichetta per avere le coordinate di ricerca.
È stato imbottigliato per conto di 3nd Srl, società con sede a Firenze e che è alle spalle di vino.com (ex vino75). Un colosso nella vendita online (dove peraltro ho fatto l’acquisto). Per darvi un’idea, il bilancio depositato nel 2020 da 3nd Srl contempla un fatturato sopra i 30.000.000 di euro.
L’imbottigliatore è stato più difficile da trovare, era riportato solo il codice aziendale, sono risalito alla Cantina Sociale di Trento Le Meridiane. Fondata nel 1956, storica cantina che conta oltre 400 soci che mediamente coltivano 1,5 ettari ciascuno. Suppongo che le uve del Solaris in oggetto possano provenire da loro. Questo potrebbe essere rassicurante, tutti i soci aderiscono a un disciplinare di produzione comune, mirato ad ottenere uve di qualità.
La Cantina Sociale di Trento ha una propria etichetta di vini Piwi, i “Santacolomba” (blend di Bronner, Solaris e Johanniter), vini che ho apprezzato in più occasioni.
Mi piacerebbe sapere se è così, e nel caso invitare le due entità a rendere più esplicita la partnership in quanto valorizzerebbe il vino piuttosto che suscitare dubbi nel consumatore.
In degustazione il Solaris Blumenfeld si presenta con un colore giallino molto chiaro, trasparente. I profumi sono altrettanto tenui, fermentativi, fruttati di polpa bianca d’ananas, fiori bianchi di glicine e con un ricordo vegetale di foglia di pomodoro.
L’assaggio è fresco, primaverile. Leggero nel corpo. Il retrogusto è agrumato/citrino, erbaceo, con un finale di mineralità salina che rimane sulla punta della lingua. Si beve facilmente. Il volume alcolico è limitato al 12%. Risulta piuttosto corto nella persistenza, sfuggente. Manca un po’ di struttura e complessità ma per un aperitivo o una merenda estiva ci può stare, idealmente in accompagnamento a cibi freschi e leggeri.
È iscritto come Vigneti delle Dolomiti IGT, indicazione geografica tipica che comprende l’intero territorio delle province di Bolzano, Trento e Belluno.
Il nome aziendale è l’insieme di blumen e feld, in italiano vuol dire campo di fiori. Ecco spiegato il riferimento visivo ricorrente nelle etichette.