Irresistibile 2020, Agricola Vallecamonica
Questo vino proviene da uve coltivate nel comune di Cividate Camuno (Civitas Camunnorum), a circa 450m di altitudine in località Ruk. Il suolo è composto da sabbie drenanti superficiali, infiltrazioni di argilla alternate in profondità a rocce sedimentarie.
Nel comune è presente il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica in cui si possono ammirare numerosi reperti di epoca romana ritrovati nella valle. Tra questi il Pilastrino in marmo che raffigura Dioniso, dio del vino, da fanciullo con un grappolo d’uva. Questo per dire che la viticoltura in Vallecamonica era già presente in epoca romana. Si è poi sviluppata nei secoli superando l’arrivo delle malattie fungine e della fillossera tra il 1851 e il 1887. È cresciuta come ettari vitati fino agli anni ’70 per poi subire un drastico calo negli anni a seguire e mettendo a rischio la presenza di antichi vitigni autoctoni.
Nel solco di questa storia Alex Belingheri, titolare della cantina, è impegnato nella valorizzazione degli antichi vitigni a bacca rossa e nel contempo affianca alla produzione una varietà resistente alle malattie fungine, il Souvignier Gris, protagonista di questo vino. Una varietà dalla bocca rossa figlia dell’incrocio tra Seyval (portatore delle resistenze) e Zaehringer (incrocio tra Gewurtztraminer e Riesling). L’introduzione dei Piwi e l’impegno di alcuni produttori aiutano così la scoperta e la valorizzazione della Vallecamonica con i suoi vini.
Nell’etichetta di questo Irresistibile 2020 è rappresentato un grappolo sulle spalle di un bambino, forse quel Dioniso fanciullo rivisitato in chiave ironica.
Nel calice appare cristallino, dal colore giallo/verdognolo. Le uve fanno una macerazione a contatto con le bucce per 80/100 ore. Fermenta poi in acciaio con lieviti selezionati e affina sulle fecce nobili per 6 mesi.
Il profumo è elegante, di ampio spettro, dal floreale al fruttato. Ricordi vegetali di montagna, miele chiaro, frutta matura, ananas, banana, mandarino… ed infine una nota evolutiva che anticipa gli idrocarburi.
L’assaggio è minerale, salino di spiccata acidità e tensione. Nel retrogusto ritrovo la parte vegetale e una nota amarotica. Il volume alcolico è del 13,5%, scalda la bocca arrotondando la tanta mineralità. Ha corpo e abbastanza lunghezza per farsi apprezzare a tutto pasto. Lo vorrei degustare con una pasta cozze e pecorino.
Esprime verticalità, senti la montagna vicina, e quella acidità/freschezza potente tipica del territorio, Irresistibile.