I Piwi sono stati a Venezia
I Piwi a Venezia, sono stati una bellissima occasione per ritrovarsi o conoscersi, fare il punto sulla situazione e guardare al futuro.
Piwi International, Piwi Italia e i gruppi regionali. La necessità di una coesione nazionale e le esigenze di ognuno. Il futuro lo costruiamo adesso, insieme.
Oggi ho potuto osservare le diverse anime di questo piccolo ma fantastico mondo dei Piwi made in Italy. A tutti gli effetti un gruppo di pionieri che attraverso i vitigni resistenti sta scrivendo una nuova pagina dell’enologia nazionale. Bravi e coraggiosi!
Momenti della tavola rotonda:
Questo coraggio è stato premiato oggi attraverso la grande affluenza al banco di degustazione. Erano presenti una trentina di produttori provenienti da tre regioni.
Una tavola rotonda e due masterclass hanno offerto un momento di approfondimento e tra un assaggio e l’altro si è potuto allietare il palato con gli ottimi prodotti Bio dell’azienda agricola Ervas di San Donà di Piave.
Il banco d’assaggio ha dato la possibilità ad esperti e neofiti di assaggiare vini che esprimevano tutte le categorie di vinificazione e diversi terroir d’origine.
I protagonisti:
Ho avuto la conferma di come tutti siano cresciuti nella qualità dei loro vini, anno dopo anno. Mi ha fatto molto piacere vedere che molti riportavano i sigilli di premiazione dei vari concorsi o le menzioni. L’apprezzamento cresce in modo trasversale da parte di chiunque. Persino a cena il maître d’hotel raccontava di una collega che ad evento chiuso aveva assaggiato alcuni piwi senza conoscerli e ne era rimasta stupita per la bontà.
Incontri ravvicinati:
Senza farla lunga voglio ricordare questa giornata nelle immagini delle belle persone che ho conosciuto, ognuno con i suoi vini e la sua sensibilità produttiva.
Mi sono piaciuti tutti gli assaggi, anzi no, a cena uno dei pochi che mi ero perso non mi è piaciuto, ma era evidentemente difettato.
Tra tutti ne cito tre che mi hanno acceso tutti i sensori di piacevolezza:
Il metodo classico Laisé di Terre di Cerealto (bronner)
L’orange wine 30 di Dornach (souvignier gris)
Il bronner di Federico Mussino
Che altro dire, dovevate esserci! le cose belle a volte rimangono nel cuore e se provi a raccontarle non ti viene tanto bene. Guardate i sorrisi delle persone e capirete perchè dovevate esserci.
Un ringraziamento speciale a
Daniele Piccinin e Alexander Morandell per il grande impegno
Maria Botter per la precisa organizzazione
L’Hotel Carlton on the Gran Canal per la bella location
e grazie a tutti i presenti che ho avuto il piacere di conoscere e che hanno reso questa giornata così speciale.
Non vedo l’ora che si ripeta. Cortina o Milano? Io ci sarò.
ELENCO CANTINE PRESENTI ALL’EVENTO
ALTO ADIGE:
Dornach
Thomas Niedermayr
FRIULI:
Terre di Ger
TRENTINO:
Filanda de Boron
Az. Agr. Francesco Poli
Az. Agr. Pravis
Vivallis
De Fattore
Cantina Lavis
Sartori Organic Farm
VENETO:
Le Carline
Giannitessari
Cantina Colli di Soligo
La Cantina Pizzolato
Cantina Le Carezze
Fattoria Il Brolo
Florem Vitis
Monte Cimo
Az. Resistenti Nicola Biasi
Az. Albafiorita
Az. Agricola Augusta Altinate
Az. Cà Da Roman
Az. Colleregina
Az. Agricola Federico Mussino
Az. Poggio Pagnan
AVA Consorzio viticoltori Alpago
Az. Vinicola Parco Del Venda
Tenuta Tarcisio Maule
Terre di Cerealto
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