Assaggi di miglioramento genetico della vite
Visita ai Vivai Cooperativi Rauscedo
La recente visita al Centro Ricerche di VCR è stata l’occasione per approfondire le conoscenze sulle tecniche di miglioramento genetico della vite e per assaggiare in anteprima il frutto di alcune varietà di prossima registrazione.
A farci da guida è stata la responsabile del Centro, la Dott.ssa Elisa De Luca che passo dopo passo ci ha illustrato come da un indirizzo di incrocio si arriva alla registrazione di una nuova varietà.
Le note di degustazione che seguono sono solo un primo approccio a vini che nella realtà produttiva potrebbero esprimersi in modo diverso e molto più ampio, anche solo con un periodo di riposo in bottiglia maggiore oppure attraverso il passaggio in legno.
Tutti sono accomunati dal medesimo stile di vinificazione e da una pulizia-precisione trasversale che si è potuta rilevare in tutti i campioni assaggiati.
Qualcuno è stato più convincente di altri ma nell’insieme si può dire che il lavoro di selezione svolto ha portato a buoni frutti che certamente diventeranno ottimi vini nel futuro.
La tecnica dell’incrocio e selezione utilizzata in VCR è simile a quella praticata in altri Centri di Ricerca ed è sostanzialmente riassumibile in questi 15 punti:
1. Demasculazione del fiore della pianta da migliorare
2. Raccolta del polline dalla pianta portatrice delle resistenze
3. Impollinazione manuale e insacchettamento protettivo
4. Maturazione delle uve e raccolta dei semi
5. Periodo di riposo “invernalizzazione” dei semi
6. Semina in serra in piccole cassette suddivise per caselle con un seme ciascuna
7. Crescita e selezione
8. Acclimatamento in ombraio delle piantine
9. Messa a terra con piante ravvicinate e prima valutazione delle resistenze con seguente selezione
10. Valutazioni agronomiche e selezione
11. Trasferimento delle piante migliori in altro campo e moltiplicazione delle più promettenti
12. Dalle piante in produzione si iniziano ad analizzare i mosti e le caratteristiche enologiche
13. Selezione delle piante con le migliori qualità agronomiche ed enologiche
14. Moltiplicazione fino a 50 piante delle migliori selezionate
15. Confronti e selezioni per arrivare infine alla registrazione di una o più varietà figlie dello stesso incrocio.
A questo punto sono già passati minimo 3 anni nei quali la pianta è arrivata a produrre e altri 6 serviti a fare microvinificazioni e confronti.
Dopo il lungo processo di selezione in campo c’è quello in cantina, testimoniato dalle decine di contenitori in acciaio utilizzati per le microvinificazioni e dalle centinaia di bottiglie conservate nella sala di degustazione.
A realizzare le microvinificazioni in VCR è da oltre vent’anni il Dott. Massimo De Candido il quale ci ha fatto da guida nella degustazione di alcuni vini ottenuti dagli incroci Piwi registrati nel 2015 e di altri ottenuti da nuove varietà in fase di registrazione o valutazione.
Di seguito alcune note raccolte che possono dare un contributo di conoscenza a chi vorrà valutare queste varietà:
Pinot Iskra 2022, VCR
Simile a Pinot bianco anche nell’aspetto agrario.
Colore un po’ scarico, naso riconducibile al Pinot Bianco. Buona acidità, limitati profumi floreali
Kersus 2022, VCR
Più rotondo e fruttato bianco, riconducibile allo Chardonnay
Colore bilanciato, naso non troppo ampio e bocca un po’ corta.
Entrambe le varietà sono ideali per la spumantizzazione
Fleurtai 2022, VCR
Agrumato, molto profumato
Colore bilanciato. Con padre Tocai buona lunghezza ed acidità. Buona freschezza e “potenza”.
Soreli 2022, VCR
Tratti simili al Sauvignon blanc.
Colore non brillante. Piacevole e pulito. Centrato e con sensazioni tioliche evidenti.
Sauvignon Kretos 2022, VCR
Ricorda la varietà nobile con espressività vicina a quella che tipicamente si ha in questi territori.
Colore bilanciato. Vegetale con spunti che riportano alle pirazine originali.
Sauvignon Nepis 2022, VCR
In campo è poco produttivo.
Colore bilanciato. Naso intenso che già presuppone complessità, data anche dall’apporto alcolico importante. Variazioni anche un minimo speziate e vegetali che arrivano alla mentuccia. Adatto anche all’affinamento.
Sauvignon Rytos 2022, VCR
Equilibrato. Note tropicali. Volume alcolico importante (14%)
Colore equilibrato. Naso intenso ed impatto alcolico. È un po’ più tropicale, fruttato. Ha assonanze con vini di Sud Africa o Nuova Zelanda, con note anche che possono ricordare il Riesling.
Dato il tempo limitato che avevamo a disposizione abbiamo optato per degustare in un secondo momento i vini da uve a bacca rossa disponibili, cosa che è avvenuta qualche giorno fa.
Cabernet Eidos 2022, VCR
Rubino con sfumature violacee. Naso non netto, ma moderatamente ampio con note floreali-fruttate ed in parte minerali. Sensazioni vegetali ancora un po’ chiuse.
È sottile come Cabernet, fresco. Di buona persistenza e con un tannino composto. Di discreta beva.
Cabernet Volos 2022, VCR
Visivamente più compatto del precedente e più intenso nel colore rubino.
Naso pulito moderatamente ampio e più netto dell’Eidos. Sentori tipici che riconducono ai piccoli frutti neri e al peperone.
Ricco e polposo in bocca, robusto, con un bel frutto maturo nel retronasale.
Ha tannini setosi, buona struttura e grado di piacevolezza.
Julius 2021, VCR
Rosso rubino intenso con riflessi aranciati. Naso di impatto con buona intensità e di persistenza con note selvatiche e frutti in confettura, portano ad un rimando di macerato con note di legno e spezie.
Anche al malato mostra struttura e un’aromaticità evoluta sul frutto in confettura.
Buona alcolicità e persistenza.
Merlot Kanthus 2022, VCR
Il passaggio ai Merlot resistenti corrisponde alla vista nel calice di un vino ricco di antociani e consistente. Colore rubino con note abbastanza tipiche del genitore nobile, spaziano sino ad una fresca balsamicità con accenni di menta e liquirizia.
Buon centro bocca che si protrae piacevolmente con media persistenza, mostra una bella personalità. Vino atto ad una buona evoluzione.
Merlot Khorus 2022, VCR
Rubino abbastanza intenso. Qui le percezioni cambiano ancora, ad affiancare il floreale/fruttato ci sono spunti più polverosi e terrosi all’olfatto che ricordano una sottobosco di pineta e la carruba.
All’assaggio c’è una vibrante acidità senza troppa ampiezza. Esce una ciliegia sotto spirito. Ha lunga persistenza e corpo robusto.
Pinot Kors 2022, VCR
Colore rubino un po’ scarico, limpido e brillante.
Olfatto non particolarmente intrigante e rispondente ai canoni del genitore nobile
L’assaggio propone un fragolina dolce e matura, un floreale di viola e dei ricordi di sottobosco.
Buona la lunghezza, l’acidità e l’intensità aromatica. Tannino equilibrato.
Risulta meno armonico rispetto agli altri assaggi
Volturnis 2022, VCR
È anche lui un incrocio con Pinot nero.
Si mostra con rosso rubino più intenso e scuro e con più complessità olfattiva.
Ai piccoli frutti rossi e neri si aggiunge una nota speziata dolce e sfumature d’erbe aromatiche.
L’assaggio è succoso e caldo. Bocca abbastanza equilibrata e di media struttura con moderata ampiezza gustativa. Sensazione di residuo zuccherino non confortante, evidenziata da alcolicità percettibile.
Vitigno 72-096 2021, VCR
Sangiovese x Bianca
Qui il colore e la consistenza nel calice hanno livelli molto alti. Il colore rubino pieno.
Anche al naso c’è una quantità moltiplicata di aromi che si propongono con forza.
Ai frutti di ciliegia e prugna si aggiungono sentori speziati di cacao e sandalo con note che spaziano dalla mirra al marzapane sino al mentolato.
La complessità è decisamente la sua carta vincente.
L’assaggio è ricco, polposo con un bel tannino morbido e una giusta acidità che mantiene la bocca fresca e ampia. Si conferma la particolarità olfattiva che trova corrispondenza in una lunga persistenza al palato.
L’anno in più di affinamento ha aiutato a far emergere terziari di prima evoluzione già percettibili, che creano una trama interessante.
Tra i rossi assaggiati è quello che più abbiamo apprezzato.
Saperavi 2022, VCR (non resistente)
Rubino cupo e profondo. Al naso si percepiscono note di china e confetture di frutti rossi e neri. Intenso, potente e di ampiezza olfattiva. Un po’ marmellatoso però ancora fresco. La bocca è ampia e di buona lunghezza gustativa, supportata da buona alcolicità. Vinone che predispone ad un possibile buon invecchiamento.
Grazie a VCR, Elisa e Massimo per l’ospitalità e la bella giornata trascorsa insieme e ad Ivano Asperti con il quale ho condiviso l’esperienza.