Laisé, Terre di Cerealto
Risalgono numerose le bollicine tra i riflessi dorati di questo spumante Metodo Classico.
L’impressione olfattiva è di complessità, penso agli Champenoise d’oltralpe e a quelle note evolutive che uniscono gli aromi di lieviti e pasticceria a fragranze fruttate nonché di tostatura.
Laisé è un blanc de blancs da uve Bronner al 100% coltivate in Valdagno in Contrada Chiesa di Cerealto a 700 m/slm. Fermenta in parte in acciaio e in parte in piccole botti di rovere francese, affina 24 mesi sui lieviti prima della sboccatura.
L’assaggio conferma la stratificazione sia aromatica che tattile. Nel retronasale il ricordo va agli agrumi di mandarino, al tropicale d’ananas e alla mela. Seguono poi note di caramella mou, frutta secca, biscotto allo zenzero…
È un extra brut che mantiene tensione in bocca, con una carbonica fine che accompagna con eleganza la progressione.
La persistenza è davvero lunga, si apprezza e sottolinea la bontà aromatica.
Mi ha fatto pensare alla definizione di “spumante da meditazione”. È quasi un peccato affiancargli qualcosa, offre già tanto di suo. Nel caso oserei dei tajarin al tartufo, con il Laisé ci sarebbe un bel match nel palato.
È intrigante per la sua effervescenza e freschezza in entrata che poi si trasforma lentamente nel palato. La lunghezza aggiunge dimensione e caratteristiche da vino fermo, si apprezza la corporatura e l’aromaticità che continua a soddisfare i recettori dell’epitelio.
Ho ricordato la prima volta che l’ho assaggiato, a Venezia, ora come allora mi ha fatto pensare “questo è uno dei migliori spumanti PIWI in commercio”. L’esperienza maturata dall’enologo e titolare Francesco Reniero in Champagne e in Franciacorta si palesa in un prodotto d’alta qualità che consiglio di provare.