Erba matta 2022, Sala Agricoltura
L’Erba matta ha il colore del Tarassaco, quel fiore spontaneo dal bel giallo intenso che è anche riprodotto in etichetta. Dalle sue foglie a “dente di leone” deriva l’erba matta, impiegata sia in cucina che in erboristeria. A noi però interessa il vino e mettendo il naso sopra al calice arriva una ventata aromatica che si solleva dai prati per regalare poi un fruttato di pesca invitante. Ancora non s’è mosso, ci giro intorno come un’ape godendomi questi profumi eleganti. Liberandolo in una energica rotazione restituisce complessità olfattiva, arrivano sentori di frutto della passione, miele chiaro e una finissima nota a cavallo tra canfora e mentolo.
Sala Agricoltura è sulle colline di Como a circa 350m slm, nelle vicinanze del parco regionale Spina Verde e del Lago. Il vigneto di Fleurtai, da cui è tratto questo vino, è su terreni argillosi. In vinificazione le uve fanno una macerazione sulle bucce di circa 10 giorni a temperatura controllata, svolge la malolattica.
In bocca è scorrevole e ricco, fresco e generatore di salivazione. Il ritorno aromatico nel retronasale è corrispondente all’olfatto, si accentua il ricordo vegetale di erbe balsamiche. Risulta equilibrato e lungo. Nel finale vi sono ricordi dolci di passion fruit, ma è solo un ricordo, il vino è secco e teso con un delicato tannino. Chiude su una stuzzicante salinità che invoglia l’abbinamento. Sono sicuro che i pesci di lago e le fritture troverebbero un partner perfetto.
È uno dei rarissimi casi di Fleurtai in purezza che esistono in commercio, ed è probabilmente il migliore. L’incrocio Fleurtai deriva da Friulano (ex Tocai) x Kozma 20-3 (portatore di resistenze). Il Kozma 20-3 ha nel suo pedigree il Traminer.
Mi ha ricordato dei vini aromatici come il Moscato vinificato in secco o il Gewurtztraminer, ma nell’Erba matta risulta fuorviante l’associazione. C’è sì un’imponente ingresso aromatico ma poi in bocca, dopo lo scorrere dei secondi, emergono sfumature balsamiche e speziate che fanno sognare. La salinità che ne rimane è una bellissima firma di questo territorio. L’Erba matta di Giuseppe Sala va oltre ogni aspettativa., un vino tutto da scoprire.
Bottiglia nr. 299 di 850.
Vol. 13%