La sostenibilità vitivinicola dalle radici al calice
Mercoledì 5 giugno 2024 – h. 20.30 – Vino Sapiens, Via Virgulti 44 – Roma
Terzo appuntamento del ciclo di conferenze Vino Sapiens.
Saranno ospiti Vincenzo Betalli (CIVIT) e Giovanni Pica (ARSIAL – Regione Lazio) per approfondire gli aspetti legati a portinnesti, mercato vivaistico, selezione delle nuove varietà mediante l’assaggio di due microvinificazioni e dei relativi vini in commercio.
Per la partecipazione e gli accrediti-stampa: Vino Sapiens
Comunicato
Il Focus
Con Vincenzo Betalli (CIVIT) approfondiremo la relazione di due varietà resistenti specifiche, il Bronner e il Souvigner Gris, dalle radici al calice. Parleremo di portinnesti, di mercato vivaistico, di selezione delle nuove varietà, mediante l’assaggio di due microvinificazioni e dei relativi vini in commercio – 6 etichette oltre le due microvinificazioni – declinati attraverso i diversi metodi di trasformazione dell’uva in vino. Seguirà l’intervento di Giovanni Pica (ARSIAL REGIONE LAZIO), che riferirà lo stato dell’arte delle nuove barbatelle messe a dimora nell’Azienda Sperimentale Dimostrativo di Velletri e dell’attività di ricerca e sviluppo svolta e in essere.
Scopo degli incontri
“A seguito della recente istituzione di Piwi Italia – il 12 gennaio scorso divenuta ufficialmente un’associazione con la sottoscrizione dello statuto e la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, aprendo le iscrizioni a chiunque pianti varietà resistenti, e con già all’attivo più di 250 produttori italiani, ndr – , Vino Sapiens si propone di offrire con questo ciclo di incontri – rivolto a giornalisti e operatori del settore, e appassionati – la possibilità di approfondire la conoscenza di un ambito della ricerca e della viticoltura così in fermento negli ultimi anni. Relativamente alle varietà naturalmente resistenti alle malattie fungine, infatti, si registra talvolta confusione e incertezza, accanto a pregiudizi dovuti per lo più a una non completa informazione sulla materia. «Il significato che oggi i consumatori attribuiscono ai prodotti bio, e ai vini bio in particolare, ha a che fare con qualcosa di pulito, di puro» – afferma Costantina Vocino, co-founder di Vino Sapiens.
Bio o Pio?
Nell’immaginario collettivo il “bio” corrisponde ormai quasi al “pio”, a qualcosa cioè che fa bene per definizione, perché la sua essenza è buona e può solo portare con sé il bene. In verità il regime biologico (e biodinamico) di difesa del vigneto ha a che fare con i sistemi di “lotta” contro parassiti, insetti, funghi che aggrediscono le piante e i frutti. Si potrebbe pensare che i sistemi bio siano più rispettosi dell’ambiente cosa che il termine stesso ci suggerisce, ma negli ultimi anni si è osservato come l’equazione bio=sostenibilità non sia sempre verificata. In questi incontri Vino Sapiens, in linea con i suoi valori di ricerca di autenticità, proverà a generare maggior consapevolezza sui temi trattati – con particolare riguardo alle risposte dell’agricoltura ai cambiamenti climatici – sgomberando il campo da equivoci e pregiudizi, per dare la possibilità a giornalisti, comunicatori ed estimatori, di approfondire questi concetti attraverso l’ascolto attivo e dialogico dei migliori esperti del settore. I partecipanti, otterranno gli strumenti contenutistici utili a formarsi una propria opinione sui temi affrontati, e a migliorare le proprie competenze tecniche per rimanere aggiornati sui principali temi di attualità.
Vino Sapiens
Hub culturale con l’obiettivo di generare consapevolezza e raccontare ai consumatori i vini della selezione Sapiens. L’intento è quello di preparare il fruitore ad un tipo di esperienza più ampia del mero gesto del bere o del valutare un’etichetta: un’esperienza estetica nuova dove il gusto non è più legato alla sola analisi organolettica, ma diventa l’innesco di una relazione più ampia. Attraverso un’attività strutturata di advocacy, si occupa di creare nuove audience e incoraggiare la distribuzione e la conoscenza delle categorie di vino selezionate: PIWI, Ossidativi, Spumanti Tattili e vini del cuore.
Vincenzo Betalli – CIVIT Consorzio Innovazione Vite
Segretario di Piwi Trentino e supporto alla segreteria di Piwi Italia. Laureato in Scienze Agrarie e Alimentari presso l’Università degli Studi di Milano e tecnico CIVIT. Il Consorzio CIVIT è stato costituito nel 2012 dopo un percorso di confronto e condivisione di idee e obiettivi tra il consorzio dei Vivaisti Viticoli Trentini (AVIT) e la Fondazione Edmund Mach. In questi ultimi anni i vivaisti stanno raccogliendo i segnali dei produttori vitivinicoli che impongono nuove strategie. In particolare si chiede innovazione per quanto riguarda la resistenza alle principali patologie crittogame, peronospora e oidio e che quindi abbiano minori esigenze di interventi fitosanitari.
Giovanni Pica – ARSIAL Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio
Responsabile dell’Azienda Sperimentale Dimostrativa Vitivinicola di ARSIAL Regione Lazio. Laureato in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studi della Tuscia, autore di numerose pubblicazioni tecnico-scientifiche. L’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (ARSIAL) è un Ente di diritto pubblico, strumentale della Regione, istituito nel 1995. L’ARSIAL promuove lo sviluppo e l’innovazione del sistema agricolo e agro-industriale del Lazio in sintonia con le linee di programmazione definite in sede regionale e secondo le direttive impartite dalla Giunta. In stretta collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione, concorre con specifiche azioni di supporto al raggiungimento degli obiettivi di governo.