STORIE: Il Merzling di Johannes Zimmermann

Tra le varietà resistenti ve ne sono alcune che più di altre hanno avuto un ruolo importante nella nascita dei Piwi più conosciuti.

Una di queste è il Merzling. Varietà a bacca bianca nata in Germania, nota anche come Freiburg 993-60. Arriva dall’incrocio tra Seyval Blanc (Seibel 5656 x Rayon d’Or) x Freiburg 379-52 (Riesling x Pinot Gris).
L’incrocio, realizzato nel 1960 dal botanico prof. Johannes Zimmermann presso l’istituto statale per la viticoltura di Friburgo, contiene geni di Vitis lincecumii, Vitis rupestris e Vitis vinifera.
La vite è a maturazione tardiva, ad alta resa e resistente al gelo. È resistente a Oidio (Loci Ren3; Ren9) e Peronospora (Loci Rpv3.3). Dalle uve si ottengono vini bianchi dal sapore fruttato.

Grappolo di Merzling – Foto: Ursula Brühl, Julius Kühn-Institut (JKI)

Se andate a vedere i genitori delle varietà Solaris, Bronner, Charvir, Helios, Nermantis e Termantis, Calastra, Pamina, Rinot e in parte anche del Prior, ci troverete sempre lui, il Merzling.
A loro volta, dall’incrocio con Solaris o Bronner, sono state ottenute altre varietà in cui pulsa il cuore del Merzling. Dall’incrocio con Bronner sono nati Baron e Cabernet Carbon mentre dall’incrocio con Solaris arrivano Cabernet Cantor, Cabernet Carol, Cabernet Cortis e Monarch.
Anche il miglioramento genetico fatto in Italia vede il Merzling come genitore negli incroci della Fondazione E. Mach che hanno generato Charvir, Nermantis e Termantis.

Il padre del Merzling e il Prof. Zimmerman Johannes G. (1907-1998). Quando ha realizzato l’incrocio aveva 53 anni.
Dopo essersi diplomato al liceo di Bautzen nel 1926, studiò scienze naturali a Monaco (1926-29), Kiel (1929), Berlino (1929/30) e infine di nuovo a Monaco (1930-32). Dottorato nel 1931 come Dr. phil, 1932 esame di stato di biologia, chimica e geografia per l’insegnamento superiore nei licei bavaresi. 1932-34 Assistente universitario presso l’Università di Agraria di Monaco-Weihenstephan presso l’Istituto per la produzione vegetale e la selezione vegetale. Alla fine di maggio 1934 Zimmermann assunse la carica di capo del dipartimento di coltivazione dell’uva e microbiologia presso l’Istituto per la viticoltura del Baden a Friburgo. 1937 Scorporo dell’istituto per la viticoltura, trasferimento e assunzione della direzione del dipartimento per la viticoltura del Reich del Baden. 1940-45 come biologo militare nel servizio medico. Il 1° ottobre 1945 riprese il servizio presso il Dipartimento di Stato. L’Istituto per la viticoltura di Friburgo, responsabile dell’allevamento della vite dopo che l’allevamento della vite del Reich fu restituito all’Istituto statale per la viticoltura di Friburgo nel 1945. 1949 Botanico governativo, 1962 Capo botanico, 1965 O.Reg. Botanico, 1970 Direttore di biologia. Pensionato alla fine del gennaio 1972. Oltre a speciali argomenti botanici sulla morfologia, istologia e fisiologia della vite, Zimmermann si è concentrato principalmente sulla possibilità di migliorare le prestazioni genetiche dei vitigni del Baden. Continuò la selezione di clonazione iniziata presso l’istituto nel 1920 e assicurò materiale di propagazione di alta qualità. In termini di allevamento, ha continuato a lavorare sugli incroci Freisamer (Silvaner × Ruländer) e Traminer × Riesling (Zähringer), ha incrociato lui stesso il Nobling (Silvaner × Gutedel) e ha allevato le combinazioni tintorie Deckrot (1939 da Ruländer × Färbertraube) e Kolor (1939 da Blauer Spätburgunder). Dal 1954 Z. si occupa della selezione resistente incrociando ibridi francesi e viti europee, che hanno prodotto, tra le altre cose, le varietà di uva ad alto rendimento resistenti ai funghi FR 993−60 (Merzling) e FR 946-60. La nuova razza resistente ai funghi Johanniter porta il suo (primo) nome (Johannes). Ha esaminato anche le possibilità di incrocio di resistenze nella selezione di nuovi portainnesti, in particolare con la Vitis cinerea resistente alla fillossera, ma ha anche trattato in dettaglio le questioni relative alla resistenza alla siccità e alla clorosi delle viti portainnesti.

Fonte biografia: Gesellschaft für Geschichte des Weines e V.

Quando assaggerete un Termantis oppure un Nermantis, ricordatevi anche di Zimmermann, oltre che del prof. Marco Stefanini della Fondazione E. Mach (che insieme al suo team ha fatto gli incroci di queste due varietà).
Le cito perchè sono varietà dal cuore europeo al 100%, in loro ci sono radici italiane (sono incroci con Teroldego), e francesi e tedesche attraverso il Merzling.
Sono nuove varietà che brillano di una bellezza che allarga e unisce sotto il segno della qualità e della sostenibilità in viticoltura.