Cantina 837

Adalt un progetto per l’economia di montagna
Era una terra votata all’agricoltura e all‘allevamento, la nostra. Una terra generosa e fertile che offriva i suoi frutti a chi la custodiva con amore e rispetto.
Ora il tempo è maturo. Invertire la tendenza di uno spopolamento che sembra inarrestabile ci sembra possibile, emozionante: c’è chi ha deciso di restare, chi di tornare e chi di intraprendere una nuova avventura per scommettere sul futuro di questa terra e dare nuova vita alle antiche tradizioni.
Sì, ci crediamo. E’ per questo che ci siamo uniti in una rete che aggrega nove piccole realtà agricole nate all’ombra delle vette della Carnia, a Forni di Sotto.

Associato: Piwi Italia
Certificazioni: Biologico

I vini

Prìnzipi

Uve: Solaris

Vino bianco frizzante

princìpio: s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere.

Terreno: Limo argilloso a tessitura franca
Esposizione: Est-ovest
Altitudine: 850 m s.l.m.
Sistema di allevamento: Alberello modificato
Vinificazione e affinamento: La fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata per preservare i profumi varietali. Segue un affinamento sui lieviti per alcuni mesi

Profilo sensoriale: Alla vista si presenta con un colore giallo paglierino, impreziosito da tenui riflessi verdi-gialli che ricordano il lime. Il perlage è finissimo e persistente, con una corona di schiuma di gocce di neve.
Al naso regala un’esplosione di profumi floreali e fruttati. Note di erba di prato si intrecciano con sensazioni di mela cotogna, agrumi citrini e fiori di castagno. Il tutto è avvolto in un piacevole letto di lievito.
In bocca è sapido, fruttato e di carattere. La struttura è armoniosa ed elegante, con un finale persistente che ricorda il mandorlato morbido. Un delicato perlage apre le porte a un bouquet ricco, intenso e complesso.
Diverso da qualsiasi altro vino spumante, PrinzÌpi si distingue per la sua compattezza, la sua varietà e il suo corpo. Uno spumante davvero speciale.
Abbinamenti: Aperitivo per eccellenza, esalta minestre e verdure semplici o elaborate, accompagna con eleganza carni bianche e bolliti e si sposa perfettamente con i dolci secchi.
Temperatura di servizio: 9°-10°°C

Articoli e note di degustazione a cura di Vinievitiresistenti:

Mezàn

Uve: Solaris, Sauvignon Kretos

Vino bianco

meżżano: agg., s.m. sec. XIV; lat. mediānu(m), v. anche mezzo. Che sta in mezzo, in molti casi sinonimo di medio (che ha del resto la stessa etimologia), cioè posto in mezzo, intermedio fra due limiti, tra due condizioni estreme. Il punto o la parte centrale, ugualmente distante dagli estremi.

Terreno: Limo argilloso a tessitura franca
Esposizione: Est-ovest
Altitudine: 850 m s.l.m.
Sistemna di allevamento: Alberello modificato
Vinificazione e affinamento: Affinamento in barrique di rovere americano per sei mesi

Profilo sensoriale: Un’anima solare che si schiude al primo sguardo nel suo abito giallo paglia, impreziosito da riflessi ambrati che raccontano di sole e di maturazione.
Un profumo fresco e pronunciato di mela cotogna, fiori di acacia, crema pasticcera con leggere note agrumate, si fonde con sensazioni di succo di pesca bianca.
Un’irresistibile sinfonia di sapori conquista il palato. La freschezza iniziale si sposa con una sapidità minerale vibrante. Il corpo pieno e avvolgente accarezza il palato con note di mandorlato, pesca e crema pasticcera. L’alcol, perfettamente equilibrato, si fonde con delicate spezie, regalando un finale persistente e di grande carattere.
Un vino bianco con l’anima di un rosso. Strutturato, integro e di grande personalità, Mezàn stupisce per la sua complessità e la sua costanza qualitativa nel tempo.
Abbinamenti: Perfetto con paté e foie gras, formaggi freschi e stagionati. Accompagna con eleganza piatti a base di pesce e carni bianche ed esalta la selvaggina.
Temperatura di servizio: 12°C

Articoli e note di degustazione a cura di Vinievitiresistenti:

Vicus

Uve: Solaris

Vino bianco

vico: l termine, la cui radice si ricollega con quella del greco “casa”. Vicus è innanzi tutto una borgata, un villaggio che si distingue dalla civitas non tanto per la sua ampiezza o importanza, quanto perché non ha come questa un’organizzazione politico-amministrativa autonoma; in secondo luogo è il complesso di più case e strade di una città, quello che noi oggi diremmo un quartiere.

Terreno: Limo argilloso a tessitura franca
Esposizione: Est-ovest
Altitudine: 850 m s.l.m.
Sistema di Allevamento: Alberello modificato
Vinificazipone e affinamento: Affinamento in barrique di rovere americano per sette mesi

Profilo sensoriale: Un’anima radiosa si manifesta al primo sguardo nel suo abito giallo dorato, arricchito da riflessi ambrati
che evocano il calore del sole e la maturità dei frutti.
Un bouquet fresco e intenso di mela Golden, cannella, fiori di acacia, crema pasticcera e note di bergamotto che si mescolano armoniosamente a sentori di pesca bianca. Una sinfonia di sapori irresistibile cattura il palato. L’iniziale freschezza si unisce a una sapidità minerale vibrante. Il corpo pieno e avvolgente accarezza il palato con toni di mandorla, pesca e crema pasticcera. L’alcol, perfettamente bilanciato, si amalgama con sottili spezie, conferendo un finale persistente e di carattere. Un vino bianco che rispecchia il territorio: un vino pulito che al suo interno racchiude i profumi ed i sentori di un terroir nuovo e fino ad oggi inesplorato.
Abbinamenti: Ideale con paté e foie gras, formaggi freschi e stagionati. Accompagna con eleganza piatti a base di pesce e carni bianche ed esalta la selvaggina.
Temperatura di servizio: 10°C

Articoli e note di degustazione a cura di Vinievitiresistenti:

Adȃlt, Via Tredolo sn, Forni di Sotto (UD) – www.adalt.it

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