Cascina Belmonte
Detto in inglese suona anche meglio, “first generation farmers”; sembra una cosa spaziale, nuova, che trasmette una sensazione tremendamente moderna. E moderno vuole essere il nostro modo di coltivare i campi, tralasciando l’aspetto produttivistico a favore di un approccio ecologico di conservazione del territorio.
Coltiviamo circa 20 ettari di terreno. Nove a vigneto. Quindici le varietà d’uve; otto a bacca rossa e sette a bacca bianca. Produciamo circa 40000 bottiglie di vino e di succhi di frutta biologici. Questi prodotti sono il mezzo, il sostentamento, per mantenere e migliorare i terreni di cui ci prendiamo cura.
Coltiviamo l’idea di un’enologia minimale, ovvero la consapevolezza che ogni azione sia tendenzialmente superflua se non eccessiva, quando la materia di base, ovvero l’uva, è frutto di un pensiero coerente capace di creare un collegamento tra la terra, l’annata e un’idea di vino il più possibile libera e allo stesso tempo precisa.
Lavoriamo ogni annata con lo stupore e l’attenzione della prima volta, cercando di cogliere quei segni che ci permettano di interpretarne al meglio l’unicità. Separiamo i diversi appezzamenti, differenziati tra loro da diversi suoli e giaciture, cosi come separiamo, là dove abbia senso, le diverse varietà. Un lavoro di miniature, che ci permette di maturare consapevolezza in merito all’identità del singolo appezzamento, del suolo, del territorio in generale. Ogni vinificazione ci insegna qualcosa e ci svela un pezzettino in più. Come se esistesse un quadro magnifico nascosto nel sottosuolo, e ogni anno, abbiamo la possibilità di svelarne un pezzettino, portando in superficie qualcosa di quella bellezza che altrimenti rimarrebbe celata. Quasi archeologi, quasi restauratori, quasi minatori d’oro.
Coltiviamo svariate varietà di uva, per la precisione 15, di cui 7 che potremmo definire autoctone, 3 internazionali, e 5 PIWI ( acronimo della parola tedesca che significa “pilzwiderstandfähig” traducibile in “viti resistenti ai funghi”). Un patrimonio varietale schierato su diversi suoli e giaciture. Un ricco panorama che rappresenta anche parte dell’identità di un progetto che, in questa fase in qualche modo iniziale, è volto a scoprire e svelare più che ad affermare qualcosa di assoluto. Tra le cose che abbiamo scoperto, vi è senz’altro la presenza di suoli diversi per età, tessitura, composizione e origine, da cui deriva una diversa vocazionalità dei vigneti, prima verificata empiricamente e ora confermata da approfonditi lavori di analisi. Collegare la giusta varietà, al giusto suolo, per produrre un vino che possa esprimere al meglio le caratteristiche di entrambi ed esserne autentica, libera, originale, espressione è l’obiettivo a lungo termine del nostro lavoro, che inizia in campagna e termina in cantina con una corretta interpretazione della materia.
Associato: Piwi Italia
I vini
Naturae bianco
Uve: Solaris, Soreli, Sauvignon Rytos
Vino bianco.
Ottenuto dalla vinificazione di uve di varietà resistenti quali Soreli, Solaris e Sauvignon Rytos coltivate nei vigneti aziendali a circa 300 m slm, su suolo “leggero” di medio impasto. Non filtrato e non chiarificato, ottenuto da fermentazione spontanea.
Cascina Belmonte di Martino Enrico, Via Toppe 11, 25080 Muscoline (BS) – www.cascinabelmonte.it