Le Driadi Slow Farm
Nel nostri vigneti si persegue il principio della massima biodiversità: vogliamo favorire la creazione di un clima sano per le nostre vigne operando per un terreno ricco e vivo: la gestione del terreno nella proprietà negli ultimi anni ha fatto passare la vegetazione erbacea da una prevalenza di graminacee perenni ad un ritorno delle angiosperme che garantiscono la presenza di una fioritura costante durante tutto l’anno.
Il nostro obiettivo è avere filari sempre verde e gestire il taglio per porzioni, senza mai tagliare completamente lo spazio interfilare su tutto il vigneto. Il taglio è effettuato con trincia che sminuzza la vegetazione e la lascia nel terreno, importante nutrimento per l’inverno.
Il nostro vigneto ha sempre qualcosa di verde e qualcosa di fiorito. L’inerbimento assolve anche ad una funzione fondamentale in un terreno come il nostro con una pendenza del 50%: lo protegge dell’erosione e migliora l’infiltrazione dell’acqua, aumentandone l’accumulo.
Per garantire tutto questo abbiamo delle semplici regole:
6 mesi di riposo invernale a garanzia di un inerbimento naturale
Taglio dell’erba con trinciatura
Due filari non vengono tagliati prima del 1 luglio di ogni anno
Naturalmente no erbicidi
Non lavoriamo mai il terreno oltre a 6 cm di profondità (strato aerobico)
I residui di potatura rimangono nel vigneto (apportano fosfati)
stiamo verificando come potere, (in base all’attuale legislazione) immettere nel vigneto anche la vinaccia e la feccia
utilizziamo concime naturale (compost)
non irrighiamo
Garantiamo un ecosistema sano grazie alla diversificazione del suolo:
nei bordi del vigneti sono stati messi a dimora alberi di specie locali, siepi, cespugli di more, muri a secco, cumuli di legname a bilanciare il rischio di vulnerabilità cui la vite si espone, nel suo sistema monoculturale. Quest’area di compensazione ecologica è pari al 30% della superficie del vigneto.
Le bordature del vigneto corrispondono a vari spazi con culture diverse fungendo da recettori di spore, permettendo a lieviti e funghi di diffondersi nel vigneto (lieviti per la vinificazione, e concorrenti per funghi nocivi). Le bordature sono pensate per una biodiversità naturale, con cespugli, arbusti e piante di diverse altezze e sono completati da elementi strutturali quali mucchi di legna o pietre, scrigno per la biodiversità.
Ogni pianta di vite ha un albero a meno di 80metri.
Certificazioni: Biologico
I vini
Tilamóre
Uve: Bronner e Moscato giallo
Orange wine
Le uve raccolte prima dell’alba vengono macerate con le bucce con fermentazione spontanea da lieviti indigeni.
Da uve Bronner e Moscato Giallo, al naso prevalgono le note aromatiche del moscato che lasciano al gusto prevalere il corpo del bronner facendo di questo vino un vero vino bifronte. Bassa acidità, leggera astringenza, eromatico e elegante, con un finale alla salvia lungo e persistente. Il vingeto bronner è nuovo impianto del 2019, il moscato proviene da vigne pluridecennali.
Abbinamenti Vegetali consigliati: Salvia fritta, Quinoa, Salsa aioli
Abbinamenti Convenzionali: Ostriche, Trota affumicata, Fegato alla vicentina, Risotto alle vongole.
Articoli e note di degustazione a cura di Vinievitiresistenti:
Le Driadi Slow Farm, Via Capietaglio, Palazzago (BG) – https://ledriadi.wordpress.com