Ranchella
Genealogia
Anno di creazione: Varietà scoperta nel 2005 in un bosco del Trentino, nel comune di Castel Condino. Scoperta fatta da Francesco e Marco Ranchella.
Costitutore: –
Analisi genetiche effettuate presso il CREA di Conegliano
Breeder: –
Iscrizione nel Registro Nazionale: 2021
Proponente: Francesco Ranchella
Caratteri di resistenza: Ottima a Oidio, Peronospora e Fillossera
Profilo aromatico
Il vino ha un ottima corposità ed equilibrio organolettico, bouquet complesso e fruttato, con retrogusto di ciliegia e frutti rossi dolci, persistente al palato e buona presenza di tannini. La gradazione alcolica è molto alta, si aggira intorno ai 15 gradi.
Articolo sul ritrovamento della varietà
RANCHELLA – Registro Nazionale delle Varietà di Vite |
Pecile M., Zavaglia C., Ciardi A. RIFERIMENTI NORMATIVI Nome: Ranchella N. Codice: 928 Sinonimi ufficiali: Annotazioni: Uve non utilizzabili per i vini a denominazione di origine ex art. 33, comma 6 della legge n.238/2016 Data di ammissione: 10/02/2021, decreto pubblicato sulla G.U. 43 del 20/02/2021 INFORMAZIONI GENERALI Le informazioni presentate in questa sezione sono tratte da: – Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro Nazionale presso il MIPAAF Descrizione Lo studio di questo vitigno nasce dal ritrovamento nel 2005 di una pianta di vite in un bosco di 70-80 anni in Trentino a Castel Condino (800 m.s.l.m.), su un terreno anticamente terrazzato (con evidente imbrigliamento del terreno da antichi muri) e coltivato. La vite produceva una uva tintoria, dalla polpa molto colorata e dal sapore molto zuccherino. La vite era in ottima salute sebbene non curata da nessuno, non potata e parzialmente ombreggiata dagli alberi intorno. Negli anni successivi è stato realizzato un piccolo vigneto sperimentale situato su un terreno collinare di origine vulcanica a Grottaferrata (Roma), a circa 400 metri sul livello del mare. Le condizioni climatiche sono miti d estate massimo 34-35 °C e abbastanza rigide di inverno, arrivando in alcuni casi anche a -9 °C, temperature a cui sono state sottoposte le viti in esame, resistendo senza alcun problema. Viste le condizioni del luogo in cui giaceva la vite raccolta, abbiamo preferito, per ricreare il suo Habitat nativo, la tecnica dell inerbimento del suolo senza alcun tipo di lavorazione del terreno. Sono stati provati diversi portinnesti, ma i risultati migliori si ottengono dalla pianta franca di piede. La vite non si ammala e resiste spontaneamente, senza nessun trattamento fitosanitario, alle malattie più comuni quali Oiodio e Peronospora. Le foglie non vengono attaccate dalla fillossera gallecola e i grappoli resistono sulla pianta appassendo senza marcire. Matura precocemente; già nella prima decade di Agosto già risulta pronta per la raccolta. Il vitigno di confronto utilizzato è il Sangiovese. Germoglio 001 – Apertura dell apice (30-60 cm) – 5)completamente aperto 002 – Distribuzione della pigmentazione antocianica dei peli striscianti dell apice – 2) al margine 004 – Densità peli striscianti dell apice – 5) media 006 – Portamento (prima della legatura) – 3)semi-eretto 007 – Colore del lato dorsale degli internodi – 2)verde 008 – Colore del lato ventrale degli internodi – 2)verde 015-1 – Distribuzione pigmentazione antocianica delle perule delle gemme – 2)basale Cirri 016 – Numero viticci consecutivi – 1) 2 o meno Foglia giovane (le prime sei foglie dell apice, alla fioritura) 051 – Foglia giovane: colore della pagina superiore del lembo (4° foglia) – 2)basale 053 – Foglia giovane: densità dei peli striscianti tra le nervature principali della pagina inferiore del lembo (4° foglia) – 5) media Foglia adulta 065 – Dimensione del lembo – 7) elevata 067 – Forma del lembo – 2) cuneiforme 068 – Numero di lobi – 3-4)cinque sette 069 – Colore della pagina superiore del lembo – 5) verde medio 070 – Distribuzione della pigmentazione antocianica sulle nervature principali della pagina superiore del lembo – 1)assente 071 – Distribuzione della pigmentazione antocianica sulle nervature principali della pagina inferiore del lembo – 1)assente 072 – Depressioni del lembo – 3) deboli 073 – Ondulazione del lembo tra le nervature principali o secondarie – 9)presente 074 – Profilo del lembo in sezione trasversale – 5) contorto 075 – Bollosità della pagina superiore del lembo – 5) media 076 – Forma dei denti – 2)entrambi i lati rettilinei 078 – Lunghezza dei denti in rapporto alla loro larghezza – 5) medi 079 – Grado di apertura/sovrapposizione del seno peziolare. – 3-5)aperto-chiuso 080 – Forma della base del seno peziolare – 2) a parentesi graffa ({) 081-2 – Base del seno peziolare delimitata dalle nervature – 2) su di un lato 083-2 – Denti nei seni laterali superiori – 9)presenti 084 – Densità dei peli striscianti tra le nervature principali sulla pagina inferiore del lembo – 3) bassa 090 – Densità peli striscianti sul picciolo – 3) bassa 091 – Densità peli eretti sul picciolo – 3) bassa 094 – Profondità dei seni laterali superiori – 5)medio Infiorescenza 151 – Organi sessuali – 3)stami reflessi e gineceo completamente sviluppato 152 – Livello di inserzione della prima infiorescenza – 2) 3° e 4° nodo 153 – Numero di infiorescenze per germoglio – 2) da 1,1 a 2 infiorescenze Grappolo 202 – Lunghezza (escluso il peduncolo) – 5) medio 203 – Larghezza – 3) stretto 204 – Compattezza – 3) spargolo 206 – Lunghezza del peduncolo del grappolo principale – 5) medio circa 50 mm. 207 – Lignificazione del peduncolo – 1)solo alla base 208 – Forma – 2) conico 209 – Numero di ali del grappolo principale – 2)1 – 2 ali Acino 220 – Lunghezza – 3) corto circa 13 mm. 221 – Larghezza – 3) stretto circa 13 mm. 223 – Forma – 2) sferoidale 225 – Colore della buccia – 6) blu nero 227 – Pruina – 5) media 228 – Spessore della buccia – 5) media 229 – Ombelico – 1)poco apparente 231 – Intensità pigmentazione antocianica della polpa – 7) forte 235 – Consistenza della polpa – 1)molle 236 – Sapore particolare – 5)aroma diverso da moscato, foxy o erbaceo 241 – Sviluppo dei vinaccioli – 3) completo Fenologia 301 – Epoca di germogliamento: circa 1o giorni prima della varietà di riferimento (Sangiovese) 302 – Epoca di fioritura: come la varietà di riferimento (Sangiovese) 303 – Epoca di invaiatura: almeno 10 giorni prima della varietà di riferimento (Sangiovese) 304 – Epoca di maturazione: un mese prima della varietà di riferimento (Sangiovese) Fertilità reale (n° infior./germ.): 1,5 Produzione di uva (g/ceppo) o kg. per metro di tralcio o di cordone 1100g/ce ppo N° grappoli/ceppo (alla vendemmia): 15 Peso medio del grappolo (g): 75g Peso medio acino (g): 1,0g Peso legno potatura (g/ceppo): 1150 Indice di Ravaz: 0,96 Zuccheri (°Brix): 26,30 pH: 3,2 Acidità totale (g/l): 7,2 Acido tartarico (g/l) : 5,3 Acido malico (g/l): 2,4 Metanolo: 0,16 ml / 100 ml Alcol anidro Caratteristiche Resistenze (aspetti macroscopici) – Allo ambiente sfavorevole: ottima – Ad organismi nocivi, oidio, peronospora: ottima Comportamento allo innesto: buona con 11103P e 110R. Utilizzazione Per la vinificazione. Il vino ha un ottima corposità ed equilibrio organolettico, bouquet complesso e fruttato, con retrogusto di ciliegia e frutti rossi dolci, persistente al palato e buona presenza di tannini. La gradazione alcolica è molto alta, si aggira intorno ai 15 gradi. Con la raccolta delle uve a fine Agosto lo zucchero risulta di 26 gradi Brix. |
Fonte dati: Prof. Stefanini Fondazione Edmund Mach (FEM) e Francesco Ranchella
Fonte caratteri di resistenza, descrizione, profilo aromatico: Scheda Ranchella del Registro Nazionale Varietà di Vite
Foto: Francesco Ranchella